Road Safety Coach App - premio speciale ad Apps4Italy

Il progetto Road Safety Coach App (sviluppato da Manuel Urrazza, Andrea Scognamiglio e Stefano Ravani) ha vinto il premio speciale - nella categoria idee - al contest Apps4Italy.


Road Safety Coach App è un'applicazione mobile per smartphone in grado di innovare la prevenzione degli incidenti stradali.
L'App, resa disponibile gratuitamente, avvisa preventivamente l’utente che si trova a percorrere un tratto stradale ad elevato indice di pericolosità, sfruttando le informazioni di geolocalizzazione e gli open data ISTAT.


Apps4Italy è un concorso per progettare soluzioni utili e interessanti basate sull’utilizzo di dati pubblici (open data), capaci di mostrare a tutta la società il valore del patrimonio informativo pubblico.
Apps4Italy è promosso dal Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione (Dipartimento per la Digitalizzazione della PA e l’innovazione tecnologica) in collaborazione con FORMEZ PA e FORUMPA. Principali sponsor: Google, Microsoft, Vodafone.

I progetti vincitori su:
Apps4Italy
Wired
Forum Pa

Di seguito puoi leggere tutto il progetto.



Titolo del Progetto: Road Safety Coach App
Claim: Beep and Safe. Usare un'App durante la guida può salvarti la vita
Progetto ideato da: Stefano Ravani, Andrea Scognamiglio, Manuel Urrazza

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Problem:
Nel 2010, in Italia, si sono verificati 211.404 incidenti stradali che hanno causato oltre 300 mila infortuni e più di 4 mila decessi.
Il costo sociale degli incidenti nel 2008 è stato di 30 miliardi di euro, pari a circa il 2% del PIL.

Per un paese che privilegia la movimentazione delle merci su gomma (61% del totale), e in cui il 70% dei pendolari utilizza un mezzo proprio, la sicurezza stradale rappresenta una priorità.

Il design ed il mantenimento delle strade non è sempre perfetto (strisce pedonali cancellate, incroci pericolosi etc...), alcune imperfezioni possono portare ad un utilizzo distratto o pericoloso della strada.

Gli spostamenti, a piedi o con un veicolo, sono un atto quotidiano per milioni di persone:
la difficoltà nel mantenere il necessario livello di attenzione è tra le prime cause di incidenti stradali.

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Solution:
Quando l'utente si trova in prossimità di una strada con elevato indice di pericolosità, l’App lo allerta risvegliandone l'attenzione.

L'utilizzo di uno stimolo sonoro permette di creare un avviso più efficace, perché nettamente distinto dai consueti segnali di sicurezza visivi.

Ciò permette di limitare sia gli incidenti causati dalla propria distrazione, sia di far aumentare l'attenzione in tratti stradali pericolosi, portando l'utente ad accorgersi dell'eventuale comportamento pericoloso di altri utenti stradali che non stiano usando l'App.

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Come funziona:
• L'applicazione, attraverso la geolocalizzazione, ottiene le coordinate della posizione dell'utente; se le coordinate sono incluse nelle aree di rischio memorizzate nel Road Risk DB (un Data Base caricato nell'app - denominato di seguito RRDB), l'App emette un segnale sonoro.
• Le informazioni del RRDB sono filtrate sia in base al profilo utente (ciclista, pedone, guidatore, motociclista, etc.), sia per macro area territoriale (dettata dalla geolocalizzazione) e hanno una tolleranza metrica profilata per il tipo di utente: l'App quindi suona prima di raggiungere l'area pericolosa.
• Se la velocità rilevata dall'App è differente dal range medio di velocità del profilo selezionato, l'App recupera precauzionalmente le informazioni di tutti i profili del RRDB e richiede all'utente una conferma o una nuova selezione del profilo.
• Un'attenta calibrazione degli indici di pericolosità, consente di avvertire l'utente solo quando concretamente necessario.
• Le amministrazioni territoriali possono segnalare, attraverso un portale a loro dedicato, informazioni rilevanti sui tratti stradali contenuti nel RRDB. Grazie agli aggiornamenti dell'applicazione pubblicati periodicamente, i cittadini potranno avere un servizio più completo.

Specifiche sugli Open Data utilizzati:
Il progetto Road Safety Coach App si basa sul riutilizzo di dati già esistenti, raccolti e trasmessi all'ISTAT dalle autorità che intervengono in caso di incidenti stradali:
- Si considerano incidenti stradali, in accordo con la definizione internazionale, solo gli eventi avvenuti in una strada aperta alla circolazione pubblica, nei quali una o più persone sono rimaste ferite o uccise e nei quali almeno un veicolo è rimasto implicato.
- La rilevazione da parte delle autorità competenti è già standardizzata ed avviene tramite la compilazione del modello ISTAT CTT/INC.
- Tutti i dati necessari allo sviluppo del progetto (in particolare geolocalizzazione e natura dell'incidente) ed agli sviluppi futuri, sono già presenti tra i dati rilevati con il modello ISTAT CTT/INC.
- I dati sono raccolti ed inviati all'ISTAT con cadenza mensile, l'elaborazione dei dati è annuale.
- Parte dei dati necessari al progetto non è visualizzabile pubblicamente, ma può comunque essere richiesta e utilizzata dagli enti pubblici* come ad esempio Comuni, Province e Regioni, a cui questo progetto si rivolge.
- Il progetto Road Safety Coach App preserva la riservatezza del Database ISTAT, non vengono diffusi, infatti, i dati sensibili ma solo strumenti che utilizzano dati derivati.
- Rimane possibile, per gli enti a cui si rivolge il progetto, il riutilizzo dei dati sorgente e dei dati elaborati.

Costi:
Il progetto interviene sui dati dopo la fase di elaborazione da parte dell'ISTAT.
La fase iniziale di reperimento dei dati, quindi, non rappresenta un costo né per lo sviluppo del progetto, né per enti e autorità chiamate ad effettuare la raccolta dati, in quanto, questa è già prevista nelle loro mansioni ordinarie.
Non viene inoltre modificato il modus operandi della raccolta dati da parte delle autorità.

* I dati di cui il progetto si serve sono open per i soggetti appartenenti al Sistan: Il Sistema statistico nazionale (Sistan) è la rete di soggetti pubblici e privati che fornisce l'informazione statistica ufficiale.
Fanno parte del Sistan: l'Istituto nazionale di statistica (Istat); gli enti e organismi pubblici d'informazione statistica (Inea, Isfol); gli uffici di statistica delle amministrazioni dello Stato e di altri enti pubblici, degli Uffici territoriali del Governo, delle Regioni e Province autonome, delle Province, delle Camere di commercio (Cciaa), dei Comuni, singoli o associati, delle aziende sanitarie locali, nonché gli uffici di statistica dei soggetti privati che svolgono funzioni di interesse pubblico.

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Target:
Il progetto è orientato ad un'utenza giovane (ricordiamo che gli incidenti stradali, in Italia, sono la prima causa di decesso per la popolazione tra i 15 ed i 29 anni) ma risulta utile a tutta la popolazione che si sposta sul territorio.
Traggono particolare vantaggio dall'uso dell'App le categorie di utenza soggette a maggiori rischi dovuti, ad esempio, alle lunghe percorrenze (autotrasportatori, agenti di commercio, etc.) o alla possibilità di subire infortuni più gravi (ciclisti, motociclisti, pedoni).

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Aspetti tecnici:
Le principali tecnologie necessarie allo sviluppo tecnico del progetto sono open source; vengono così garantite buone performance ad un costo estremamente contenuto:
• MySql: creazione e gestione del database.
• HTML, CSS e PHP5 all'interno di un web framework (Zend o Cake): creazione del back end del portale e gestione del popolamento e delle interrogazioni del database.
• Phone gap: creazione dell’applicazione mobile per le maggiori piattaforme smartphone sul mercato: Android, iOS, WindowsPhone, BlackBerry. Vengono utilizzate le API per la geolocalizzazione e un codice unico sorgente in HTML Javascript CSS.
• Tool di sviluppo nativi (Java + Eclipse, Objective-c + Xcode, etc.): per sviluppi futuri che prevedano un accesso più profondo alle funzionalità specifiche dei device.

Specifiche riguardanti il RRDB e Indici di pericolosità:
Il Road Risk DB è composto da geolocalizzazioni correlate con degli indici di pericolosità.
Il database è composto solo da quelle geolocalizzazioni che sono correlate con indici di pericolosità sufficientemente alti da indicare un pericolo reale per l'utente stradale.

Principali caratteristiche rilevate a seguito di incidenti stradali:
Data dell’incidente, Località dell'incidente, Localizzazione dell'incidente, Tipo di strada, Pavimentazione, Fondo stradale, Segnaletica, Condizioni meteorologiche, Natura dell’incidente (scontro, fuoriuscita, investimento, etc), Tipo di veicoli coinvolti, Circostanze dell’incidente, Conseguenze dell’incidente alle persone.

Queste caratteristiche permettono di calcolare tre indici di pericolosità (dove M= deceduti, F=feriti, I=incidenti):
- Indice di mortalità stradale RM: (M/I)100.
- Indice di lesività stradale RF: (F/I)100.
- Indice di letalità RP: (M/M+F)100. Esprime un indice più fine rispetto ad RM, in quanto, a parità di soggetti coinvolti nei sinistri, esso aumenta al crescere del numero di morti.

Questi indici di pericolosità possono essere ulteriormente affinati operando, anziché su tutti gli incidenti, su particolari sottoinsiemi dell’incidentalità, ad esempio sulla natura dell'incidente e tipo di veicolo coinvolto, in modo da creare indici particolari per diverse utenze stradali (auto, moto, camion, bici, pedoni etc.)

Specifiche riguardanti l'App e il relativo consumo di risorse:
- L'App confronta la posizione rilevata e le coordinate contenute nel RRDB, e in ciò è del tutto simile alle comuni applicazioni di navigazione aGPS per smartphone. A differenza di queste non necessita la visualizzazione delle mappe, risparmiando così le risorse del device.
- Per rendere l'interrogazione più leggera e veloce, si applicano dei filtri alla tabella da interrogare:
Un filtro geografico: le tabelle vengono filtrate per provincia e comune.
Un filtro profilo utente (pedone, ciclista, autista, etc): permette di interrogare solo gli indici di pericolosità relativi al   profilo scelto.

Costi:
I costi di sviluppo e gestione del progetto possono essere sostenuti da enti pubblici come Province, Regioni o grandi Comuni. La scalabilità del progetto su tutto il territorio nazionale, ammortizzerebbe ulteriormente i costi sostenuti. Questo permetterebbe di impiegare le risorse economiche risparmiate, nella diffusione ed utilizzo del servizio da parte
della cittadinanza.

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Competitor:
Tra i vari competitor analizzati (iCCISS, SET, ANIA, EuroRAP), solo due propongono un servizio di prevenzione.

ANIA: attraverso il sito http://blackpoint.smaniadisicurezza.it/ raccoglie e diffonde dei POI (Point Of Interest) generati dagli stessi utenti del sito e diffusi tramite navigatori. Il servizio, seppur utile ed aggiornato, è interamente affidato agli utenti, non ha quindi una vera rilevanza statistica, né una copertura territoriale capillare. La valutazione della pericolosità, inoltre, è lasciata alla discrezione dell'utente. Manca infine una selezione sulla frequenza degli avvisi e un piano di diffusione del servizio.

EuroRAP: è un progetto che mira alla mappatura della rete stradale europea, e alla stima di indici di pericolosità e di sicurezza delle strade. La mappatura, ancora parziale, si concentra sulle strade extraurbane e non sulle strade urbane (dove avvengono il 76% degli incidenti). Finora ha condotto alla realizzazione di un atlante della rete stradale.

Il progetto Road Safety Coach App potrà integrare i dati EuroRAP se questi dovessero diventare un futuro standard unico europeo.
Il progetto è concentrato sullo sviluppo di un'App che sfrutta un database, pertanto essa mantiene intatto il proprio valore tecnologico e la propria utilità, anche mutando la sorgente dati.

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Communication plan:
L'App è utile quanto più è diffusa e utilizzata dall'utenza che si sposta in un determinato territorio.
Il piano di comunicazione si articola quindi in due azioni distinte e contemporanee:
- Una comunicazione con un target territoriale definito, volta alla diffusione capillare del servizio.
- Una comunicazione con un target sociale definito, volta alla diffusione spontanea del servizio (Comunicazione non convenzionale, Buzz/Viral).

Comunicazione territoriale:
- Fase 1: sarà affidata agli enti comunali e sarà compiuta attraverso gli strumenti comunicativi di cui sono già dotati. L'affidamento agli enti comunali è scelto come metodo di approccio diretto ai cittadini.
- Fase 2: comunicazione coordinata a livello sovracomunale: campagna d'informazione territoriale attraverso l'impiego di media classici (soprattutto affissioni) per il raggiungimento di un target territoriale più ampio possibile. 
Il coinvolgimento di enti sovracomunali può portare al raggiungimento dell'obiettivo attraverso maggior disponibilità di fondi e minor spreco di risorse e sforzi.

Comunicazione non convenzionale:
- Campagne di comunicazione, in grado di coinvolgere emozionalmente e di catturare l'attenzione dei cittadini, attraverso installazioni o eventi improvvisati sui luoghi dove la frequenza degli incidenti è maggiore.
- Coinvolgimento di comunità o gruppi di interesse, sia online che offline, nella campagna di comunicazione.
(A titolo esemplificativo: i ciclisti o i motociclisti, il cui tasso di mortalità è doppio rispetto a quello di guidatori di altri veicoli, potrebbero essere raggiunti dalla comunicazione attraverso il coinvolgimento di associazioni o siti dedicati.)
- Campagne di comunicazione sui Social Media: i cittadini più giovani, che sono sia i più attivi sui Social Media sia tra i più colpiti in termini percentuali dagli incidenti stradali, potrebbero essere coinvolti positivamente, e generare un passaparola favorevole, attraverso campagne di comunicazione virale a investimenti ridotti, come per esempio video virali diffusi su YouTube o campagne di comunicazione attiva su Facebook e Twitter.

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Team di lavoro:
Figure necessarie allo sviluppo e alla gestione del progetto:

Gestione:
Un General Manager, che abbia la visione completa del progetto, negli aspetti tecnici, comunicativi e istituzionali, dirigerà direttamente i rapporti con le istituzioni.
Rapporti con le Istituzioni: Uno/Due impiegati in base all'avanzamento del progetto sul territorio nazionale.
Referente Tecnico: Un Develop and Maintenance Manager per la gestione degli Open Data e del RRDB.

Sviluppo:
Team Tecnico (che si interfacci con il Develop and Maintenance Manager); impiego stimato di 8 mesi:
Un Web Developer Senior e due Web Developer Junior per lo sviluppo del portale.
Due Web Designer per la creazione delle interfacce del portale e dell’App.

Comunicazione:
Team Comunicazione, impiego stimato di 16 mesi a partire dal termine del progetto pilota:
Un Communication Strategist che riferisca direttamente al General Manager e che segua la comunicazione territoriale e quella sociale, supervisionando il lavoro di un Social Media Specialist e di un BTL Specialist. La campagna ATL sarà affidata a un'agenzia esterna, così come l'organizzazione di eventi di comunicazione non convenzionale, e la produzione di comunicazione virale.

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Milestones:
• Accordi istituzionali per il finanziamento e l'avvio del progetto
• Dump del Database ISTAT
• Analisi degli indici di pericolosità e scelta dei valori di soglia
• Creazione del RRDB
• Sviluppo dell'App per smartphone, dei POI per navigatori e sviluppo del portale per le istituzioni
• Working e System test
• Test per affinamento dei valori di soglia
• Lancio progetto pilota
• Stesura documentazione per l'utilizzo del portale
• Stesura manuale utente dell'App
• Avvio campagna di comunicazione

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Possibili sviluppi futuri:
Sfruttare gli altri dati del Database ISTAT:
- Affinamento dell'App attraverso la correlazione delle condizioni meteorologiche rilevate in tempo reale con i dati meteo del RRDB.
- Affinamento dell'App attraverso la creazione di nuovi profili utente che includano i tipi di veicoli utilizzati.
- Affinamento dell'App attraverso la correlazione dell'ora rilevata con i dati orari del RRDB.
- Possibilità, per gli utenti, di segnalare pericoli (es. buche, ostruzioni visuale etc.) attraverso l'App.

Partnership con Google:
Gli utenti, attraverso il servizio Google Maps, potranno visualizzare in formato mappa, le strade e i loro indici di pericolosità. Potranno selezionare dei percorsi sulle mappe che, oltre alle informazioni attualmente disponibili, rendano visibile la pericolosità di un percorso e suggeriscano percorsi alternativi più sicuri.

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Fonti utilizzate:
ISTAT: Incidenti stradali, anno 2010 - http://www.istat.it/it/archivio/44757
ISTAT: Nota metodologica -
http://www.istat.it/it/files/2011/11/nota_metodologica_glossario_anno-2010.pdf?title=Incidenti+stradali+-+09%2Fnov%2F2011+-+Nota+metodologica.pdf
ISTAT: CTT/INC - http://www3.istat.it/strumenti/rispondenti/indagini/incidentistradali/2011/CTT_INC_edizione%202011.pdf
I.Stat: Indicatori incidentalità stradale - http://dati.istat.it/
ACI: Costi sociali degli incidenti stradali, anno 2008 -
http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/dati_statistiche/incidenti/Costi_sociali_2008.pdf)
ISTAT: Cause di morte, anno 2008 - http://www.istat.it/it/archivio/24446)
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: Conto Nazionale, anni 2008-2009 - http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=08451
ISTAT: Movimentazione merci, anno 2008 - http://www.istat.it/it/archivio/34954
ISFORT: Pendolarismo, anno 2008 - http://www.isfort.it/sito/statistiche/Fermate_audimob/Testi_fermate/F08_Pendolarismo.pdf